Esami Neurologici

Utilizzati per diagnosticare malattie neurologiche

Elettromiografia

A cosa serve?

L’elettromiografia è l’esame che permette di fare una diagnosi e una prognosi su tutte le malattie dei nervi e dei muscoli.
In mani esperte consente di porre diagnosi e quindi di prescrivere un percorso di cura per problemi a volte molto comuni come la lombosciatalgia, il tunnel carpale, le neuropatie o polineuropatie, le miopatie.
Questi disturbi sono molto più frequenti di quello che si crede, ma spesso non vengono diagnosticati correttamente.
Per esempio, nei pazienti diabetici più del 50% ha una sofferenza del nervo che solo l’elettromiografia può evidenziare.

Quali sono i distrurbi che portano il medico a prescrivere l'elettromiografia?

I disturbi che portano il medico a prescrivere l’esame sono:

  • mancanza di forza;
  • facile affaticabilità;
  • dolore urente;
  • formicolii alle braccia o alle gambe;
  • dolori muscolari;
  • crampi.

Non ci sono pericoli. Le apparecchiature utilizzate rispettano le normative di Legge; sono usati solo ed esclusivamente aghi monouso sterili, che vengono gettati al termine di ogni esame. Prima di sottoporsi ad un’elettromiografia, è necessario segnalare al medico:
• se si assumono anticoagulanti ed antiaggreganti.
• se si è portatori di pace-maker o stimolatori elettrici.

Non serve una preparazione particolare. Si può mangiare come al solito, non c’è bisogno di farsi accompagnare. Fatto l’esame si può guidare e riprendere il lavoro.
È bene non applicare olii o creme sul corpo perchè impediscono il passaggio delle correnti elettriche. Si consiglia di indossare abiti comodi e facili da togliere. È necessario tenere spento il telefono cellulare.
Il giorno dell’esame è necessario portare con sé:
• referti di visite specialistiche attinenti;
• eventuali lettere di dimissioni giornaliere;
• i risultati di radiografie, risonanze magnetiche o tomografie computerizzate;

L’elettromiografia viene eseguita dal Medico.
Lo svolgimento e la durata dell’esame non sono standard e dipendono dal quesito diagnostico a cui bisogna rispondere.
L’esame, in genere, si articola in due parti:
1. Studio della conduzione del nervo: in cui vengono stimolati i nervi da esplorare per lo studio della velocità di conduzione (sensitiva e motoria).
2. Esame con elettrodo monouso ad ago: viene inserito nel muscolo da esaminare un elettrodo ad ago sterile, per registrare l’attività elettrica a riposo durante la contrazione muscolare (sarà il medico ad indicare i movimenti opportuni). L’esame viene generalmente ben tollerato.
Si potrà avvertire un leggero indolenzimento dei muscoli esaminati con l’ago-elettrodo nelle ore successive al test, effetto comunque transitorio, e puo’ occasionalmente comparire un livido nella zona di inserzione, effetto anche esso transitorio. Dopo l’esame si può tranquillamente tornare a casa e riprendere le normali attività.

Il referto scritto è disponibile al termine del test, se non si presentano urgenze che ne rendano impossibile l’immediata stesura (in tal caso potrà essere ritirato entro pochi giorni).

Elettroneurografia (ENG)

Consiste nello studio della conduzione delle fibre sensitive e delle fibre motorie contenute nei nervi e nello studio di alcuni riflessi. Si esegue mediante piccole scosse elettriche erogate da elettrodi di stimolazione. Gli stimoli elettrici creano, in un punto del nervo, un impulso locale che si propaga lungo il nervo stesso e che viene poi registrato, per mezzo di elettrodi di derivazione. Nota la distanza tra il punto di stimolazione e quello di registrazione e misurato il tempo di propagazione dell’impulso, si calcola la velocità di conduzione del nervo esaminato. L’analisi dei tempi di propagazione dell’impulso in un determinato tratto di nervo (latenza, velocità di conduzione) e la rilevazione del voltaggio della risposta consentono di riconoscere un’alterazione dei meccanismi di conduzione nervosa o di degenerazione assonale e di identificare la sede e la distribuzione del danno.
Possono essere studiati tutti i nervi accessibili agli elettrodi di stimolazione e di registrazione. L’esame è generalmente ben tollerato e del tutto esente da rischi: viene eseguito su neonati, bambini, adulti e anziani, nonché nei portatori di pace-maker.
A secondo delle modalità di stimolazione e di registrazione è possibile studiare le fibre efferenti motorie, le vie afferenti sensitive, alcuni riflessi, la funzionalità della giunzione neuromuscolare.
Per esempio, il test della stimolazione ripetitiva consente di valutare la funzionalità della giunzione neuromuscolare, ossia la struttura di contatto tra nervo e muscolo che consente la trasmissione dell’impulso nervoso al muscolo. Viene utilizzato nel sospetto di “miastenia gravis” o sindromi correlate e si esegue mediante stimolazioni elettriche ripetute a frequenza variabile. Le modificazioni dell’ampiezza del potenziale motorio in risposta alla stimolazione elettrica rappresenta un indicatore dello stato di funzionamento della trasmissione neuromuscolare.
L’elettroneurografia viene considerata un esame non invasivo e può essere eseguita sia dal tecnico di neurofisiopatologia sia dal medico.
Non è prevista alcuna preparazione se non la pulizia delle aree cutanee dei distretti corporei da esplorare, evitando l’applicazione di creme di qualsiasi genere.